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-Enough for Now-
Written by: Mrs. Muir
Translation by: Drusilla
Genre: Ficlet
Rating: NC-17
Pairing: Buffy/Spike
Riassunto: Ambientato nella sesta stagione. Un momento tra loro…
Note: traduco con il permesso dell’autrice.
Dolce. Crudele. Tenero. Forte. E’ questo ciò che lui era per lei. A qualunque livello lei avesse bisogno di lui e in qualsiasi momento. Quasi come se fosse un camaleonte e cambiasse per compiacerla. Questa notte lei aveva bisogno di essere spezzata. Questa notte i vampiri e i demoni erano scappati. Anche se conoscevano il suo carattere e sapevano che non c’era possibilità di fuggire. Aveva bisogno di fare del male a qualcuno, come già era abituata.
Buffy aveva condotto qui Spike fresco dall’ultima lotta. Nella sua cripta sporca e che odorava di stantio. La serratura era arrugginita perciò l’aveva sfondata con facilità togliendole il debole compito di proteggere l’uomo morto all’interno. Una volta dentro Buffy l’aveva baciato senza alcuna intenzione di stuzzicarlo e aveva estratto il tesoro dai suoi pantaloni. L’aveva accarezzato in tutta la lunghezza con la mano, fino a che non era diventato duro poi l’aveva lasciato per potersi spogliare. E lui si era girato, non volendo vedere la morte nei bei suoi occhi, e la piegò sul sarcofago. Con una spinta entrò in lei dimenticando la dolcezza che avrebbe voluto regalarle.
Buffy gemette mentre lui spingeva sempre più in profondità dentro di lei e si muoveva in modo da farla sentire più comoda. La pietra impolverata della tomba le raschiava contro la morbidezza del suo sedere e l’angolo stava tagliandole il bacino. Le mani di Spike strinsero le anche di Buffy mentre pompava. Cercò di staccarla dalla superficie della bara ma si sentiva stanco e Buffy rilassandosi sollevò la testa fino a posizionarla all’inizio del sarcofago. Un ferita sulla sua guancia mentre si trascinava avanti e indietro seguendo i movimenti di Spike fece uscire del liquido vermiglio.
L’odore del sangue fu trasportato velocemente nell’aria stuzzicando con la sua chiamata il vampiro. Velocemente respingendo l’urgente bisogno di trasformare la sua faccia in quella del demone si fermò giusto il tempo di togliersi la maglia. La prese e la porse a Buffy come cuscino.
“Grazie” sospirò Buffy annusando la soffice stoffa che sapeva di lui.
Le mani di Spike tornarono a muoversi su di lei, la trasportò su, adesso non era piegata sull’angolo ma c’era proprio sopra. Sapeva che Buffy si copriva di lividi dopo il loro sesso. La Cacciatrice si sedette sulle proprie gambe e così i piedi toccavano il suo sedere. Una risata le sfuggì quando si rese conto della comicità della posizione.
“Stai bene, amore?” chiese Spike mentre le mani percorrevano la sua schiena e si fermavano sulla spalle. Ancora una volta era semplicemente rilassato, appena dentro di lei.
“Sì” lo rassicurò spingendosi contro di lui per farlo entrare di nuovo in profondità.
Cogliendo l’invito lui ricominciò i suoi movimenti aumentando la tensione tra loro. Un leggero liquido uscì da entrambi quando Spike spinse con tutte le forze. L’umore di Buffy non voleva scattarsi da lui. Non voleva perdere il piacere di essere possedutala lui, lo stringeva come una vergine alla sua prima notte di nozze.
La mano di Buffy scivolò in mezzo alle sue gambe separando le sue labbra bagnate aiutandosi a raggiungere l’orgasmo. Iniziò a sfregarsi la piega umida al ritmo delle spinte di Spike per essere toccata dalle sue dita fresche e sentirsi stretta al suo bacino.
“Lasciami fare” disse Spike e Buffy smise di sfiorarsi lasciando a lui il piacere di farla impazzire, sapendo che lui non l’avrebbe lasciata insoddisfatta.
Spike le spingeva, sfregava, torceva, e stuzzicava la clitoride facendo diventare le sue mutandine fradice. Sollevandosi sulle mani Buffy iniziò a sentirlo mentre si conficcava con forza in lei. Le unghie dei piedi affondavano nella tonica morbidezza del sedere di Spike mentre lo stringeva con i piedi.
“Oh, Dio, Spike, adesso, per favore, scopami” urlò rompendo il silenzio della cripta.
Ringhiando Spike si strinse a lei facendola ruotare e toccò la sua clitoride nel modo in cui sapeva che lei avrebbe raggiunto il culmine. Poi in un finale urlo Buffy si sentì come precipitare e si gettò in avanti. Spike rise arrogante sentendo il corpo di Buffy scosso da convulsioni per la forza dell’orgasmo. Facendo scivolare le braccia intorno alla sua vita le fece alzare il sedere contro il suo petto. Buffy gemette a quel cambio di posizione e si strofinò per un attimo contro di lui.
“Spostati su, amore” le suggerì Spike mentre lei raggiungeva l’estremità della bara. Delicatamente la abbassò finché lei fu supina. Questa volta Spike la sovrastava con il corpo sentendo il calore, il sudore, la morbidezza del suo sedere contro il suo stomaco. Buffy fece un piccolo sospiro di felicità tuffando la faccia nella maglietta di lui.
“Ti fidi di me?” domandò mentre con la lingua raggiungeva il suo orecchio e le sue labbra mordevano leggermente il lobo. Come quando cercava di prendere il frutto proibito completamente in bocca e le diceva che non esisteva nettare come quello in tutto il mondo. Spike avrebbe trascorso tutto il giorno con la testa infilata tra le sue labbra sottili e bagnate se solo lei glielo avesse concesso.
Buffy sospirò girando la testa per cercare di guardarlo. Si spostò appena per permetterglielo. Gli occhi di Spike erano dilatati nella loro innocenza e sembrò implorarla così.
“Sì” la voce le tremò mentre gli dava un così preciso potere. Per la prima volta in questa pazzia Buffy gli dava potere.
Sorpresa dalle proprie parole cercò di avvicinarsi di più a lui, Spike non voleva cambiare le idee di Buffy. Lentamente si diede il permesso di scivolare nel suo calore. Poi improvvisamente non gli importò di voler fare un altro giochino. Voleva solo farlo perché sapeva che Buffy avrebbe certamente accettato. Per portarla in un luogo in cui le brave ragazze non andavano. Perché voleva essere in grado di forzare la situazione facendola capitolare nel bisogno di dargli il potere solo per un po’. Come tutte le altre volte in cui Spike l’aveva portata in nuovi posti era solo perché lui poteva; perché nell’innocenza di Buffy e nel suo dolore e nel suo desiderio lei usava questo modo cattivo per punire se stessa.
Ma questa volta lei venne di sua volontà senza lottare. Nessun gioco da chiedere in modo che lei dicesse sì. Nessun gioco da fare in modo che sembrasse colpa del vampiro. Il Big Bad prese vantaggio sulla povera e depressa Stayer. E questo non gli faceva venire voglia di giocare.
La girò a pancia in su per coprirla di nuovo.
“Apri le tue gambe per me, amore”
E lei lo fece così spontaneamente, così fiduciosa, così vogliosa. E adesso nei suoi occhi verdi c’era qualcosa che non aveva avuto il tempo di analizzare mentre le entrava di nuovo dentro.
Buffy fece un piccolo grido soffocato e si aprì di più, le sue pareti si tesero per accoglierlo. Lentamente Spike si mosse. Il ritmo quasi rilassato mentre non perdeva per un attimo il contatto con gli occhi di lei.
La mano di Buffy avanzò a carezzargli il viso, tracciandone i piani e gli zigomi.
“Mi ami?” sussurrò chiudendo le gambe dietro la schiena del vampiro.
“Sì”
Lentamente si avvicinò a lei per toccare la sua bocca. La lingua di Buffy tracciò le labbra di Spike prima di entrare ed esplorare la sua lingua e i suoi denti.
Poi quando sentì che stava per raggiungere l’orgasmo Spike alzò il viso per guardarla dritta in faccia. Mentre Buffy spingeva le dita dietro le sue spalle lui catturò l’occasione. Anche se forse lo immaginava voleva chiederglielo comunque.
“Mi ami?”
Gli occhi di Buffy si spalancarono spaventarti e il corpo si irrigidì.
“Non preoccuparti. E’ okay” cercò di rassicurarla per non farla andare via.
Lei annuì e lo spinse giù su di lei fino a coprirla. Le mani della Cacciatrice lo avvolsero mentre lui tremò. Troppo spaventato di spezzare tutto quello che c’era stato Spike si appoggiò sulle dolci curve della sua carne. Il vampiro sperò di potersi fondere con lei in modo da diventare un unico essere e lei sarebbe stata per sempre parte di lui.
Buffy non lo spinse via. Non gli disse di spostarsi per scappare. Restò lì aggrappata a lui dandogli un senso di rilassante sicurezza. La paura di Spike solleticava il suo cervello dicendogli di non sentirsi così tranquillo. Tutto sarebbe cambiato da lì a poco. Era solo un giocattolo tra le mani della Cacciatrice. Un nuovo modo crudele di avvicinarsi a lui per poi iniziare una nuova versione del gioco chiamato ‘Prendi a calci Spike’.
Le mani della Cacciatrice accarezzavano la sua schiena quasi senza pensare.
Alla fine incapace di aspettare Spike domandò “Vuoi che vada via?”
Buffy non disse una parola scosse solo la testa con la faccia nascosta nel suo collo. Cercando di alleviare un crampo alla coscia tolse le gambe dalla schiena di Spike rimanendo accanto a lui sul sarcofago.
Presto Spike si accorse che Buffy si stava per addormentare il suo respiro diveniva più calmo e il cuore batteva più lento. Questa opportunità, questo sogno, non sarebbe capitato di nuovo così non si mosse.
“Lo voglio” sospirò Buffy contro la sua guancia. Il suo respiro stuzzicava la sua pelle e lui si alzò per vedere se lei stava parlando nel sonno.
Gli occhi di Spike guardarono quelli della Cacciatrice, erano colmi di lacrime e questo era abbastanza per adesso.
THE END
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