Buona domenica, tesore mie!!! Ed eccomi qui a postare la penultima parte di questa meravigliosa fic, la cui traduzione non solo si sta rivelando piacevole, ma anche un bell'allenamento mentale per il mio (ormai prossimo...SIGH!!!) esame orale di Inglese... insomma, quando si dice "Unire l'utile al dilettevole!!!". Comunque, in questa parte adoro Dawn... tutte le sue frecciatine, e poi... Spike, anche se mi rendo conto che nella storia ha un ruolo un po'... come dire, PASSIVO... o mamma, se mi sentisse come minimo mi ringhierebbe contro [me che dico queste cose, gli farei ricordare che quando aveva il chip era "impotente" e "flaccido" (mi sa che poi Buffy si è dovuta ricredere quando ha potuto "toccare cn mano"... cavolo mi fermo se nò continuo a parlare per ambiguità!!!)]... Ehm *me tossisce x minimizzare* ... dov'ero rimasta? Ah si, Spike mostra quanto ami Buffy con delle piccole ma significative cose... ovviamente si tratta di ricordi, cose che di cui solo adesso Buffy riesce ad accorgersi (tipico... sempre col senno di poi!!! ) e piccole attenzioni che tutte le ragazze vorrebbero !
Ma ora mi fermo, se no vi racconto tutto....
Ehm, ehm... *schiarisco la voce*
Mie care lettrici, ecco a voi la terza parte di "WAKE UP, I LOVE YOU"!
Part Three
Incapace di aspettare ancora, e sapendo che se ci fosse stata una qualche possibilità che Spike avesse sentito Dawn le avrebbe risposto, Buffy entrò nella stanza e camminò verso il letto. Fissò il corpo che vi giaceva sopra; solamente il disdegnante tremolio delle sue mani indicò quanto realmente fosse colpita dalla visione del vampiro che lei stessa piangeva da mesi.
'Questa è tutta colpa mia, non è vero, Spike? Se te lo avessi detto prima, se fossi stata capace di farmi credere, non avresti pensato che l'unico modo per avermi sarebbe stato rimanere esanime. '
Stette in piedi accanto al letto, ogni fibra del suo essere desiderosa di gettarsi al collo del vampiro dormiente e dirgli che lo amava e gli mancava.
Invece si sedette lentamente, sulla sedia che Dawn aveva appena liberato e cautamente allungò la propria mano alla ricerca di quella di colui che amava. La tirò verso la sua, per stringerla con entrambe, così forte che sembrò cadere come quella di un cadavere. Spike era sempre sembrato così vivo che lei non aveva mai avuto modo di pensare al fatto che il suo corpo era davvero quello di un uomo morto. Buffy individuò la cicatrice che attraversava il suo polso, dove la cacciatrice pazza aveva reciso le sue mani, e la lisciò dolcemente, rabbrividendo al solo pensiero di quello che lui aveva dovuto subire.
'Chiaramente, se l'insicuro idiota si fosse preso il fastidio di chiamarmi... '
Il suo monologo interiore fu interrotto da sua sorella che disse con asprezza " Continuerai a startene lì a fissarlo, oppure tenterai di parlargli? "
"Huh? Oh... oh, sì." si sedette più compostamente e si inclinò su lui mormorando, "Gli stavo parlando... o almeno così credevo di fare... nella mia testa... "
"Penso sarebbe più utile parlargli all'orecchio, Buffy", disse dolcemente Angel. "Che ne diresti se mostrassi a Dawn dove alloggerete, in modo da lasciarti sola per dire a Spike di riportare il suo fondoschiena qui? "
Angel scortò l'adolescente che nel frattempo protestava fuori della stanza, e la guidò verso l'atrio principale di fronte al suo ufficio. Dawn gelò quando individuò la vampira dietro alla scrivania, gli occhi di lei pericolosamente si ridussero a fessure e la sua mano tirò fuori un paletto da una tasca, cosa che la vampira non aveva notato.
"Cosa stai facendo? " ringhiò Angel "Quella è la mia segretaria! "
"Quella è Harmony! Una volta mi ha rapito e ha tentato di uccidermi! Lei è cattiva."
"Non più", lui bisbigliò mentre Harmony cominciò ad ondeggiare timidamente. "Sì gentile con lei."
"Gentile? Con Harmony? Stai scherzando, vero? "
"NON STO scherzando. Questo è il mio ufficio e non ci saranno polverizzazioni di chiunque lavori per me. Ora metti via quel coso e dille 'ciao' prima che lo faccia lei."
"Dawn! " lo strillo acuto di Harmony causò ad Angel un fremito di dolore ai timpani. "Come stai? È così bello vederti. Sei qui per vedere tuo padre? "
"Siamo qui per aiutare Spike", disse rigidamente Dawn, nascondendo il paletto dietro la schiena.
La vampira bionda sembrò confusa. "Noi? " le chiese rigidamente. "Vuoi dire che la Cacciatrice è con te? Dov’é? "
"Dove pensi che possa essere, svampita? è con Spike." Dawn ruotò gli occhi e mise via il paletto. "Sai chi è Spike, no? Capelli biondo platino, occhi azzurri, in coma... "
"Conosco il mio Orsacchiotto Biondo", tirò su col naso. "Solo, non so che cosa la Cacciatrice pensi possa esser capace di fare se lui non si vuole svegliare nemmeno per me."
Dawn fissò Angel con occhi sgranati, ma lui fece spallucce e disse quietamente, "è notevolmente nel suo lavoro. Dico sul serio."
Completamente ignara che il suo quoziente intellettivo era stato appena messo in discussione ed era stato definito pari a 0, Harmony si rivolse di nuovo verso la sua scrivania e si sedette, non più interessata a parlare con Dawn o a farsi ricordare una delle sorelle Summers era più importante per Spike di quanto lei fosse mai stata.
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"Quindi", Buffy cominciò a provare, "Sei tornato, huh? Credo avessi le tue ragioni per non avvertirmi. Chiaramente, se non ti sveglierai, non avrai l'opportunità di dirmelo ed io dovrò continuare a pensare che non sono importante abbastanza da essere chiamata e sentire dire di fermarmi... smettere di piangere per il tuo stupido sedere non-morto! Spike, come hai potuto farmi questo? " La sua voce si era alzata in un urlo, e quando se ne rese conto poggiò una mano sulla sua bocca, inorridita.
'Oh il mio dio, sono qui da cinque minuti ed sto già gridandogli contro. Non mi importa che non abbia voluto informarmi del suo ritorno! Oddio, Spike, mi dispiace. Io sono così dispiaciuta...'
"Sarebbe meglio se tu ti scusassi come si deve, bellezza." La voce gentile proveniente da dietro di lei e che irrompeva nella sua sgridata mentale la fece saltare in aria leggermente. Si voltò e vide un grande demone verde che la fissava con una tale empatia che lei non ebbe nessuna voglia di attaccarlo.
"Che... che cosa? "
"Mi 'spiace, dolcezza. Non volevo spaventarti. Permettimi di presentarmi. Io sono Lorne. E sono un empatico demone" vedendo che lei continuava a fissarlo in modo assente, aggiunse . "Di solito, chiedo alle persone di cantare per me così che io possa leggere quello che hanno dentro, ma i tuoi sentimenti si stanno riversando fuori - in modo piccolo, biondo e carino, proprio come te ."
"I miei... i miei sentimenti? " Istintivamente, Buffy tentò di soffocare quanto si sentisse ansiosa e in colpa.
"Sì, i tuoi sentimenti - la preoccupazione che hai per lui, ossia di perderlo di nuovo; il tuo senso di colpa per esserti arrabbiata con lui per averti lasciata piangere più a lungo di quanto dovessi; e l'amore di cui lui pensa di non essere degno .... parlo di questi sentimenti."
"Oh", Buffy mormorò in sconfitta. "Quei sentimenti."
"Dimmi, Cacciatrice" Lorne suggerì dolcemente. "Lui può sentirti - e se non fa, l'avrai detto comunque. Almeno uno di voi due si sentirà meglio."
Buffy guardò di nuovo il vampiro che lei gli era mancato fin dalla sua corsa per superare lo sgretolamento urbano sotto i suoi piedi, e accarezzò dolcemente il suo viso.
"Ti amo, Spike", cominciò, poi si schiarì la voce e disse chiaramente, "Ti amo, Spike. Mi dispiace di averti sgridato. Solo... mi sei mancato così tanto, e quando ho realizzato che eri tornato e non me l'avevi detto... " Buffy si fermò, sicura che se avesse continuato, lo avrebbe attaccato di nuovo. Rivolse a Lorne un sguardo di scusa ed ammise, "non penso di potergli parlare senza urlare."
"Ah bene", il demone empatico disse prima di voltarsi per lasciare la camera, "allora probabilmente c'è abituato e lo riconoscerà per quello che è."
"Per quello che è? "
"Sì - il tuo modo di dire che lo ami così tanto che questo ti fa arrabbiare."
Lorne sventolò con grazia la mano e uscì dalla stanza, lasciando la Cacciatrice in modo molto pacato. Lei si mosse più vicina al letto e si inclinò in giù, appoggiando la guancia alla sua e bisbigliando leggermente, "Ti amo, Spike. Per favore ritorna da me e ti prometto che imparerò a dirtelo senza gridare. Ti prego!"
Quando Dawn ed Angel tornarono più tardi, lei era sul letto accanto al vampiro inerme, la sua testa poggiata sullo stesso cuscino e la mano che lisciava il suo braccio. Lei alzò lo sguardo quando loro entrarono, poi si tirò su di malavoglia su e disse, "io voglio entrare nella sua mente."
"Buffy - "
"Non ne voglio discutere, Angel. Voglio farlo. Se sono la causa di qualunque cosa stia accadendo lì, allora forse posso trovare un modo di entrare in uno dei suoi ricordi e avere la sua attenzione. Vale la pena di provare."
"D'accordo. Perché non ti riposi un po'? Potremo farlo domattina."
"Ora." il suo tono era quello autoritario della Cacciatrice, così Angel non potè fare altro che accennare un si col capo.
"Bene." Lui sospirò rassegnato. "Chiamo i medici."
Mentre aspettava il personale medico che stava seguendo le istruzioni impartite da Angel e stava prendendo la sostanza richiesta, Buffy si risdraiò di nuovo accanto al vampiro e ricominciò a lisciargli leggermente il braccio. Dawn sedette sulla sedia dall'altro lato del letto e strinse la mano di Spike, spremendola di tanto in tanto, aspettandosi inconsapevolmente una qualche risposta. Quando questa non venne, sospirò, e riprese a stringergli la mano.
Angel studiò le due ragazze mentre aspettava l'arrivo del suo staff, notando la cura con la quale accarezzavano Spike, e il triste affetto che si scorgeva sulle loro facce. Con un sobbalzo, Angel comprese che, in un modo o un altro, il suo irritante grandchilde era stato parte delle loro vite più a lungo di lui. Sì, Angel conosceva Buffy (e per estenzione anche la sorella) da più tempo, ma non aveva fatto parte della sua vita da quando si era allontanato cinque anni prima dal viso di lei marcato di tristezza. Cinque anni nei quali Spike, d'altra parte, era stato molto a contatto con loro in un modo o un altro. Ricordò come Spike e Buffy avevano unito le forze per sconfiggere Angelus, anni prima che potessero considerare di aver un qualche genere di relazione diversa da quella di nemici giurati, e si chiese se quella tregua non fosse stato il momento in cui quei due avevano seminato i semi dell'incredibile connessione che ora stava vedendo.
Non era questa quella che chiamavano 'ironia della sorte'? Se Angelus fosse stato buono, Buffy e Spike si sarebbero innamorati? 'L'amore della mia vita e la sventura di mia non vita insieme grazie a me.'
Si ridestò dai suoi pensieri con l'arrivo della squadra medica che aveva monitorato il suo viaggio nella mente di Spike, e spinse risolutamente a parte i suoi ricordi per assisterli. Il dottore spiegò rapidamente a Buffy che lei doveva solo toccare Spike e concentrarsi su di lui quando la medicina sarebbe entrata nel suo sistema, e che loro avrebbero monitorato i suoi segnali vitali, pronti ad iniettare l'antidoto se si fosse presentata qualche anomalia.
"Ehi! Questo a me non l'ha detto", Angel si lagnò, poi tossì imbarazzato quando l’intero staff lo fissò appena fino a che Dawn non puntualizzò argutamente “ Tu non hai alcun segno vitale, intelligentone”.
"Questo già lo sapevo", borbottò lui, avvicinandosi a Buffy e scostandosi dall'intimidatoria sorella più giovane.
Dawn ruotò gli occhi e Buffy dovette soffocare un sorriso, un rapido pensiero a quanto Spike avrebbe goduto sentire la sua Briciola prendere in giro il suo grandsire facendole desiderare di ridere scioccamente.
Buffy si distese nuovamente vicino a Spike, afferrando con decisione la sua mano e osservando il suo volto immobile spostò obbedientemente il suo braccio verso l'esterno pronto per la sostanza. Era così vicina al vampiro che le loro gambe si toccavano così come le loro braccia e le loro spalle e lei si concentrò più che poteva su di lui mentre sentiva il composto fluire nel suo corpo.... E nel suo corpo, che ora giaceva vicino a lui, ma nella sua vecchia cripta, nel grande letto a due piazze che lui aveva installato per lei - un bel pensiero, anche se erano spesso troppo impazienti per aspettare di arrivarvi, lacerando via i loro vestiti e venendo insieme prima sul tavolo, poi sul pavimento o contro un muro di pietra.
Questa volta sembrava l'avessero fatto a letto, da come lei era avvinghiata al vampiro ugualmente nudo e stava facendo scorrere lentamente le sue dita sullo lo stomaco atletico di lui.
Spike emise un piccolo sibilo ogni volta che lei sembrava volesse spingersi più in giù, ringhiando quando lei rideva scioccamente e strascinò nuovamente entrambi sul suo torace. Buffy guardò il suo membro contorcersi e gonfiarsi come se lei stesse continuando a giocare con lui, e la memoria di quello che lei stava vedendo e a cui stava partecipando le ritornò. Era uno dei pochi momenti in cuilei aveva permesso al suo desiderio ed il suo apprezzamento per il corpo di lui di superare il suo bisogno innato di fuggire appena lui la soddisfava. Ricordò che si era trattato di un fine settimana quando ognuno era occupato o andato da qualche parte - inclusa Dawn - e lei non aveva dovuto preoccuparsi che qualcuno si chiedesse cosa facesse tutto il giorno.
Avevano passato il giorno intero a letto, svegliandosi solamente per pasti rapidi ed i viaggi occasionali di Buffy al bagno improvvisato di Spike. Dalla sua nuova prospettiva, Buffy potette vedere e apprezzare tutte le cose che lui aveva fatto per rendere la sua casa più confortevole per lei - i caloriferi portatili per le notti fredde, le lenzuola lisce sul letto comodo, l'acqua corrente scaldata in qualche modo prima di uscir fuori dalla doccia fatta di pietra. Lui aveva installato anche una vecchia toletta nella caverna dietro alla sua cripta - mettendo a terra una passerella di legno così che lei potesse uscirne senza sguazzare nell'acqua fluente. Il suo frigorifero era sempre pieno degli spuntini e delle bibite da lei preferite, e lui aveva riempito anche un cassetto con biancheria intima e vestiti della sua taglia per quelle notti in cui i suoi vestiti pativano la loro impazienza.
Con la consapevolezza che giunge solo col senno di poi, lei capì perché questo era stato uno dei ricordi preferiti da Spike. Era stata la volta in cui lei si era rilassata e lo aveva trattato come un innamorato, piuttosto che una macchina da usare a proprio piacimento. Si sentì accaldare quando la mano di lui cominciò a lisciare il suo fianco e lei si permise di precipitare nella memoria senza pensare che avrebbe potuto essere osservata da chi gli aveva permesso di entrare lì dentro.
Quando la pressione sanguigna di Buffy aumentò e le sue guance si arrossarono, il dottore aggrottò le sopracciglia e lesse i valori dagli strumenti che le aveva legato al braccio. Stava quasi per iniettare l'antidoto quando Angel schiarì la voce e tossendo disse "Lei sta bene. Non è in pericolo." Senza il naso sensibile del vampiro che immediatamente gli aveva detto perché la pressione del sangue di Buffy e temperatura corporea stava aumentando, Dawn ed il dottore rimasero confusi fino a che improvvisamente l'adolescente esclamò, "Loro stanno... ewwww! Perché stiamo assistendo a questo? "
"Questa è una buona domanda" Angel mormorò. "Penso dovremmo tutti uscire per un po' " . Anche se né la Cacciatrice né il vampiro occupavano una posizione ambigua, la consapevolezza di quello che stava accadendo nella mente di Spike faceva sentire Angel come se stesse spiando.
Il dottore tentò di opporsi. "E se lui dovesse attaccarla? E se non tutti i suoi ricordi fossero come... felici... come questo uno? "
"Lui non l'attaccherà", Angel disse infine con tristezza. "Lui l'ama. Lei è perfettamente sicura con lui."
"E se ci provasse, lei lo prenderebbe a calci", disse sorridente Dawn, mettendosi in piedi e seguendo i due uomini fuori della stanza.
TBC
ALLORA, CHE NE DITE???
Alla prossima per il finale!!!
KISS