Blue, segue l'episodio Something blue

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Corinne - Tizy
view post Posted on 21/11/2005, 19:35 by: Corinne - Tizy




Bene ed eccomi qui, con un altra ff, tradotta da me (che dio me la mandi buona ) l'autrice è sempre la stessa di Soul Purpose e When it Rains. Questa ff è però decisamente hot! La stessa autrice la giudica infatti come nc18. Mi sono decisa a tradurla per Lira, per ringraziarla per la bellissima storia che sta traducendo. Liruccia bella, questa ff è tutta dedicata a te. Spero che ti piacerà come mi è venuta fuori, anche se devo ammettere che il primo capitolo è leggermente più soft rispetto al resto della storia. Il vero problema lo sto affrontando adesso che sto traducendo il secondo, e mi sa che andrà sempre peggio, a vedere l'andazzo! tongue.gif
Armatevi di coraggio sisse se volete leggerla, anche perchè i capitoli sono piuttosto lunghi. Ciao sisse belle mando tanti bacioni a tutti e soprattutto a Lira, e via con l'inizio.


Blue

By Bittenandstaked



Protagonisti: Buffy e Spike
Disclamer: chiunque possiede Buffy e i loro associati.
Note: Ho visto l'episodio "Somethig Blue" tempo fa, ed una storia d'amore ne è uscita fuori, questa volta è una piccola idea, ed una possibilità per un romanzo. Ringrazio tutte le persone per i loro commenti su questa storia, che è piaciuta, e che possiamo definire Spuffy.
Riassunto: Stagione quattro e successiva a Something Blue. Buffy e Spike non riescono a sopportare gli echi dell'incantesimo di Willow, che persiste tra di loro. Vanno in città per trovare un rimedio e ne trovano uno; solo che non era la cura che stavano cercando, e serve per intensificare i sentimenti fra di loro. E' una serie di 3 ff, divisa in sei capitoli, ed inizia con "Il Bronze" e poi prosegue con "The Bathroom" seguito dal finale "The Bedroom".


Blue - Capitolo 1 - The Bronze - Echoes

Riassunto del capitolo: Andando in città, Buffy e Spike, devono comprare gli ingredienti per due incantesimi per dimenticare, solo che sembra, che non vogliano dimenticare.
Rating: NC18

Camminando per la strada, Buffy non poteva fare a meno di osservare il modo in cui Spike, continuava a guardare le sue mani, le fissava per qualche minuto, poi sospirava e distoglieva lo sguardo, per poi ripetere il processo. L'incantesimo che Willow aveva accidentalmente gettato, ieri mattina, aveva lasciato una profonda cicatrice su entrambi, e Buffy continuava a trovarsi a guardarlo e sorridere, a Spike, e a tutti. Entrambi sentivano del disagio con i sentimenti che attardavano su loro, e questa era la ragione per cui, loro stavano camminando insieme per la main street, diretti al Magic Box, in cerca di una cura.

<< Buffy? >> un ragazzo attraversò la strada e si fermò davanti a lei, respirando forte.

<< Oh...Riley! >> Buffy fece un largo, ma falso, sorriso.

Allungando la mano dietro di se, spinse Spike indietro, da quello che credeva fosse il suo stomaco; Spike ridacchiò, verso la piccola mano premuta contro il suo basso ventre, e Buffy allargò gli occhi. Ringraziò dio che Riley non lo avesse notato.

Spike si allontanò di alcuni passi e fissò lo smalto sulle sue unghie, mentre li guardava segretamente; Riley lo guardava sospettosamente.

<< Chi è? >> Riley accennò con la testa verso Spike e Buffy fece del suo meglio per sembrare innocente.

<< Chi è chi? >> << Il ragazzo con cui stai. >> rispostando lo sguardo su di lei, Riley notò che lei era stranamente nervosa.

<< Non sto con, beh...tecnicamente si, ma non in quel senso, no. >> comprese che stava solo peggiorando le cose.

<< Cosa? >> lui aggrottò le sopracciglia verso di lei, lo stava confondendo più del solito.

<< Noi siamo solo usciti, mentre andavamo...per la pizza! >> E gli ingredienti di due incantesimi per dimenticare. Sorridendo trionfalmente, lei guardò come Riley, aggrottava le sopracciglia verso Spike. Girandosi a guardarlo, pensò che non stesse facendo niente di insolito, fumava come faceva sempre.

<< Pizza? >> Riley guardò di nuovo verso di lei e sorrise, forse era solo paranoico.

<< Già, Spike mi sta solo aiutando a portarle a Xander, per una notte di film. >> Lei si pentì immediatamente, nel momento stesso in cui le parole le lasciavano le labbra.

<< Quello Spike? >> improvvisamente Riley sentì di non essere paranoico. Prendendosi un momento, studiò Spike; c'era qualcosa di familiare in lui, ma si era messo lontano dalla luce del lampione e non riusciva a vedere bene il suo volto.

<< Riguardo a quello...era solo uno scherzo. Vidi il modo in cui mi guardavi, quando mi sorpresi a guardare i vestiti. E' successo solo che quello fu il primo nome che mi saltò nella mia piccola testa matta. >> Buffy cercò di sorridere sicura, ma le venne fuori un pò goffo.

Spike avanzò leggermente, tornando sotto la luce del lampione e l'attenzione di Riley, fu immediatamente attratta di nuovo da lui. Spike stava muovendo impaziente un piede. Quando i loro occhi s'incontrarono, Spike solcò le sopracciglia e ghignò.

<< Sembra familiare. >> Riley mise finalmente il viso di Spike a fuoco.

L'espressione di Spike cambiò improvvisamente, il suo sguardo si contrasse, quando riconobbe chi era Riley.

<< Lo dicono tutti, probabilmente stai solo pensando a Billy Idol. >> Buffy si girò a guardare Spike, concentrandosi sulle sue labbra, mentre lui le sorrideva con l'aria di un Killer appena contenuto.

Ma Riley, non stava pensando a Billy Idol; erano due parole certo, ma cominciavano con Ostile e finivano con 17. Guardando velocemente verso Buffy, vide come stava guardando Spike, di certo lei sapeva che era un vampiro. La mano di Riley scivolò sul fianco ed in tasca. Stava giusto per usare quello che vi si trovava, quando Buffy gli rivolse di nuovo la sua attenzione.

<< Allora, Riley, dove stavi andando? >> questa volta il suo sorriso era caldo e sincero, e Riley lasciò andare il segnalatore acustico.

<< Buffy...riguardo al tuo amico...>> Riley, la prese per un braccio e sembrò improvvisamente serio. Stava per passare per pazzo, se le avesse detto che l'uomo con cui era, era un vampiro, ma se lei era un'amica dell'Ostile 17, doveva sapere chi era; lei era una protettrice di un HST.

<< Si? >> A Buffy non piacque la cosa. La sua guardia era salita, nel secondo in cui lui l'aveva toccata, e poteva praticamente sentire, l'inquietudine di Spike. Qualcosa qui non andava per niente bene.

<< E'...decisamene Billy Idol...Io devo andare, mi devo incontrare con Graham per un caffè. >> Riley, lasciò che le spalle si abbassassero leggermente, poi le sorrise.

<< Ti vedrò in giro? >> << Certo. >> Lei lo guardò attentamente, mentre camminava verso il bar, poi intenzionalmente passò lo sguardo su Spike, che stringeva la mascella e fremeva con le narici, mentre con gli occhi seguiva Riley.

Girandosi, Buffy si avviò di nuovo verso il Magic Box; Spike si bloccò le mani nelle tasche e la seguì. Buffy non potè non notare, come fosse agitato; continuava a guardarsi ripetutamente oltre le spalle e poi verso di lei.

<< Da quanto lo sai? >> lui la prese per un braccio e lei aggrottò le sopracciglia a quella pelle fresca che toccava la sua, mentre cercava di ignorare il modo in cui il suo corpo, fremeva sotto le sue dita.

<< So cosa, Spike? >> disse guardandolo.

<< Che lui, è uno di quei tuoi cacciatori notturni del commando. >> Spike diede uno sguardo storto verso l'Espresso Pump, e Buffy quasi rise, prima di comprendere che quella era una vera espressione di paura sul suo volto.

<< Riley? No...lui lavora alla mia università...no...>> Buffy scosse la testa, non volendo credere, ma più ci pensava, più le cose avevano senso. Riley faceva sempre tardi la notte fuori, ed appariva durante le ronde, lui era a giro la notte in cui Spike era scappato, e scompariva molte volte, come lo faceva lei.

<< Proprio così, pet. Ho riconosciuto su di lui l'odore di quel posto, non c'è assolutamente possibilità che io possa dimenticarmene. >> la sua espressione era cambiata in odio; fissava verso il negozio con le sopracciglia che si agitavano.

<< Spike…>> Buffy gli toccò il braccio e lui tornò con forza alla realtà, mentre guardava verso la piccola mano posata sul braccio. << Chiuderà se non ci muoviamo. >> Spike scosse la testa e si avviò verso il Magic Box. Mentre apriva la porta, guardò di nuovo verso Buffy, che stava ancora ferma là, a fissare il bar.

<< Vieni, pet? >> guardandola, incominciò a pensare all’incantesimo. Essere fidanzato con Buffy, non era stato male, baciare Buffy non era stato male, mentre vedere Buffy sospirare per un altro uomo, quello lo feriva dentro.

Buffy guardò verso di lui. Stava fermo, aspettandola là pazientemente, e lei doveva ammettere che il suo Big Bad, non era una persona cattiva come aveva sempre pensato che fosse, ed era dannatamente caldo baciarlo. Mordendosi il labbro, si chiese se un incantesimo per dimenticare, fosse veramente necessario; qualcosa dentro di lei non voleva dimenticare, che per poco tempo, era stata felice, come non lo era stata da molto.

Entrando nel negozio, estrasse dalla tasca un elenco e cominciò ad esaminare le mensole. Spike seguiva ogni sua mossa, ed aveva iniziato a sembrare di nuovo nervoso.

<< Che c’è? >> Buffy si girò verso di lui, quando sospirò per la milionesima volta.

<< Stavo solo ricordando, l’ultima volta che eravamo qui. >>

Anche lei se ne era ricordata, nel secondo in cui aveva passato la soglia del negozio. Spike, aveva aiutato lei ed Angel, a capire alcune cose sulla loro relazione, mentre lottavano contro dei vampiri; quella notte, lei era arrabbiata con lui, per aver rapito i suoi amici, ed aver distrutto la sua fragile relazione con Angel. Il giorno dopo era stato per una ragione diversa, aveva ricordato tutto quello che Spike aveva detto loro, e di come avesse avuto ragione, nei confronti di Angel; anche senza un anima, Spike, poteva ancora vedere chiaramente sulle questioni amorose.

<< Tu avevi ragione su me ed Angel. Eravamo condannati. >> Buffy si avvicinò di un passo verso di lui, e rimase affascinata quando la sua espressione si addolcì al suo approccio; si sentì come se avesse del potere su di lui.

Quando i loro occhi si incontrarono, sentì improvvisamente che era l’opposto, lui aveva qualche tipo di potere su di lei. Loro rimasero chiusi con gli occhi l’uno nell’altro, per quella che sembrò un eternità, stando semplicemente fermi, senza allontanarsi. Spike respirava seguendo il ritmo del respiro di Buffy, quando le loro mani si incontrarono. Lei sentì il battito cardiaco accelerare, sotto quello sguardo, la sensazione di elettricità delle dita nelle sue, quando si toccarono. Quando lei si protese lentamente, chiudendo gli occhi, ed inclinando la testa in un invito perché la baciasse, sentì la sua mano che le si avvicinava e le avvolgeva intorno alla vita il braccio. Buffy quasi smise di respirare nell’attesa.

<< Signorina, noi stiamo chiudendo. >> Uscendo da quella situazione, Buffy riprese a respirare e guardò verso Spike, imbarazzata. Le sue labbra erano leggermente aperte, ed aveva un’espressione di delusione sul volto. Buffy si era quasi aspettata che lui stesse guardando il commesso con uno sguardo da dannato assassino negli occhi, ma i suoi occhi erano fermamente fissi sul suo volto, con un espressione che le disse che lui, aveva bisogno di lei, quando lei ne aveva di lui.

<< Signorina? >> il commesso stava cominciando ad essere impaziente.

<< Torneremo domani. >> sospirò Buffy, mentre cantava internamente, poter tenere un’altra sera questo sentimento, questo collegamento che sentiva con lui.

Afferrando la mano di Spike, lo trainò fuori dal negozio; lui non sembrava che intendesse protestare sul fatto che avrebbe passato un'altra sera con i sentimenti per Buffy ed i ricordi intatti.

Fermandosi fuori nella strada, lei si rivolse verso di lui e accarezzò con le dita il suo spolverino di pelle, mentre lisciandolo sul davanti , lo afferrava per il colletto, facendolo abbassare, per costringerlo a livellare gli occhi con i suoi.

<< Non farne una cosa grossa, per favore? >> bisbigliò Buffy nel suo orecchio.

<< Promesso. >> Spike le sorrise, quando lei lo lasciò andare e poi guardò verso l’Espresso Pump. << Caffè? >> << Ci aspettano a casa e Riley…>> Buffy si morse il labbro pensierosa, non voleva che Riley, stesse vicino a Spike.

<< Non preoccuparti del tuo soldatino di latta, love. Sono piuttosto sicuro che non fosse fuori per un caffè. >> Spike le sorrise furbo e si avviò verso l’Espresso Pump. Buffy fece una pausa per un momento; si stava sentendo come se fosse sull’orlo di un precipizio e sarebbe caduta, se avesse fatto la mossa sbagliata, poi lo seguì.

Lo vide fuori dal negozio. Stava fermo, fissando dentro. Seguendo il suo sguardo fisso, vide Riley alla cassa, circondato da tre ragazzi in mimetica. Ringraziò silenziosamente il cielo, che Riley le volgeva le spalle. Quando Buffy smise di guardare Riley, spostò lo sguardo su Spike, solo per trovarlo a guardarla con un’espressione addolorata. Buffy sospirò, quando comprese che lui l’aveva vista fissare Riley. Come mi sentirei se il ragazzo con il quale sono stata fidanzata, stesse fissando un'altra ragazza?

<< Vuoi venire al Bronze? Ti comprerò una birra. >> disse sorridendogli vivacemente, e lui non riuscì a non sorriderle in risposta, mentre alzava le sopracciglia.

<< Puoi comprare della birra? >> lui ridacchiò secco, mentre lei sembrava timida.

<< Beh ti darò i soldi per comprare la birra. >> << Suona bene. >> Suona come un appuntamento.

<< Scommetto che posso batterti a biliardo…>> Buffy stava sorridendogli, ma la sua espressione cambiò quando vide Riley, che si avvicinava a loro, con il commando che lo seguiva. La sua prima reazione, era stata afferrare Spike e correre, ma era tardi per quello. Preferì toccargli dolcemente la mano, per avvertirlo. Spike inalò bruscamente e poi aggrottò le sopracciglia.

<< Buffy? Niente pizza? >> Riley le sorrise aperto, mentre i suoi amici roteavano gli occhi, per essere stati trascinati lì per vederla.

<< Giocate a action man? >> ghignò Spike, accendendosi una sigaretta, mentre alzava nervoso un sopracciglio.

<< Paintball. >> il ragazzo che Buffy conosceva come Graham, guardò verso Spike, ed accennò leggermente con la testa, mentre si girava per incontrare lo sguardo di Riley.

<< Paintball, huh? Di notte, nel centro di Sunnydale, con solo altri 3 ragazzi? >> Buffy alzò le sopracciglia a Riley, ed aspettò pazientemente la risposta.

<< Ci stavamo solo vedendo, prima di andare a giocare, gli altri ragazzi, sono tornati alla base…intendo la base del Paintball… >> Riley si riprese. Buffy aggrottò le sopracciglia e poi diede uno sguardo di striscio agli altri, mentre valutava la situazione.

Loro sapevano che Spike era l’ostile che avevano conosciuto. Riley supponeva che lei sapesse che Spike era un vampiro, e se avesse fatto un cenno ai suoi amici, avrebbero catturato anche lei, probabilmente per annullare la sua memoria o qualcosa di ugualmente raccapricciante. Forse le avrebbero messo un chip in testa. A Spike piacerebbe.

Guardando velocemente Spike, potè vedere che lui stava valutando i sistema più veloce per uscire da li. Buffy sorrise di questo, escluso i commando presenti, lui era il solo che riuscisse a nascondere la cosa, tutti lo osservavano attentamente e lui li ricambiava.

Buffy vide come Riley gettava uno sguardo a Graham. << Buffy, non ti ho presentato ai miei amici. A volte sono un vero maleducato. >> Lei si tese esattamente nello stesso momento in cui anche Spike lo faceva. Se qualcuno li avesse osservati attentamente, avrebbe giurato che loro erano uniti in qualche modo, l’una all’altro, entrambi erano portati alle stesse mosse.

<< Buffy, questi sono, Graham, John e Carl. >> Loro porsero la mano uno alla volta e Buffy le afferrò con forza, mentre sorrideva piacevolmente. Si sentì trionfante, quando udì un piccolo rumori di frattura, nel polso di Carl, che gli fece fare una smorfia di dolore. Quando si rivolse di nuovo verso Riley, però, si sentì improvvisamente male.

<< E questo è Spike, amico di Buffy. >> Lui sorrise a Spike che gli alzò un sopracciglio, mentre gettava la sigaretta da una parte, come se non fosse infastidito dal suo tentativo d’innervosirlo.

Stringendo ogni mano a turno, Spike mantenne un atteggiamento distaccato, mentre le schiacciava tutte. Quando finalmente lasciò andare Riley, lui si asciugò la mano sui jeans disgustato.

<< E’ colpa della stretta di mano che hai, belle mani fredde. >> Riley, stava armeggiando intorno alla tasca e Buffy cominciò ad essere colta dal panico.

<< Cuore caldo. >> ringhiò Spike e sparò uno sguardo verso Buffy che le disse “Basta con la recita, pet, ho smesso di giocare.”

<< Posso dirti una cosa? >> Buffy afferrò con forza il braccio di Riley e lo trascinò via dai suoi amici.

<< Cosa c’è che non va? >< Riley guardò verso di lei con l’innocenza dipinta in volto.

<< Non fare così con me. Io so chi sei, Riley. La domanda è…tu sai chi sono io? >> Buffy prese un profondo respiro e cercò di calmarsi. Lei odiava dover fare questo discorso, finiva sempre con domande alle quali, lei di solito, non voleva rispondere.

<< Io so chi è lui. >>

<< Spike, William il sanguinario, Flagello d’Europa, vecchio di un secolo e nessuno, ripeto nessuno, lo trasformerà in cenere davanti a me. Molto recentemente, gli è stato impiantato un chip, dai tuoi piccoli amici in quel laboratorio sotterraneo. >> Buffy stava cercando di fargli sapere che lei sapeva più su Spike di quanto Riley potesse immaginare.

<< Beh…non sapevo tutte queste cose…>> Riley si guardò verso i piedi e poi di nuovo a lei. << Cosa sei? >> << Cosa sono? >> Buffy sospirò frustrata. << Umana, come te. So che lui è un vampiro, e so che grazie a te, è abbastanza innocuo, non posso permetterti di fare esperimenti su di lui, come se fosse una cavia da laboratorio. Lui lavora con me, mi aiuta nella mia missione. >> Lei non riusciva a credere che stesse dicendo tutto questo, per salvare la pelle di Spike…Giles l’avrebbe uccisa.

<< Missione? Che fare voi due insieme? Uccidete i demoni? >> Riley le ridacchiò, e lei aggrottò le sopracciglia. << Oh..>> << Mai sentito della Cacciatrice? In ogni generazione nasce una cacciatrice, la prescelta….lei vaga di notte per i cimiteri, con un paletto appuntito, lotta contro i demoni, evita le apocalissi? >> << No. >> << Guarda bene, perché la stai vedendo proprio ora, Riley, Spike ed io ce ne andiamo. Devo riportarlo a casa prima che ci cerchino. Non gli permetterò di fare del male a nessuno…lui passa la maggior parte del suo tempo rinchiuso e a mangiare sangue di maiale. >> Buffy perse l’espressione dura, quando gettò uno sguardo verso Spike e poi di nuovo a Riley. << Per favore non seguirci…io ti spiegherò meglio la prossima volta che ci vediamo. E’ complicato, ma non posso proprio far fare del male ad uno innocuo come Spike; è sbagliato. Per favore, Riley. >> Buffy gli toccò il braccio e potè vedere, nei suoi occhi, che lui stava cercando di assorbire tutto quello che gli aveva detto. Riley aveva sentito delle storie, di mistici cacciatori di demoni; lui non aveva mai capito che loro erano ragazze, ma se Buffy era la cacciatrice, molte delle cose che erano successe acquistavano improvvisamente senso. Sembrava che entrambi avessero un’identità segreta, e nessuno di loro era disposto a farsi da parte.

<< Va bene, ma se lui è fuori da solo, noi lo cattureremo. >> Riley fece un cenno con la testa, verso i suoi amici che si avviarono verso di lui, lasciando Spike da solo, che camminava come un gatto selvatico.

<< Lui non sarà da solo. Se ascolta qualcuno, penso che ascolti me. Non credo che grazie, sia abbastanza, ma in ogni caso ti ringrazio…forse un giorno o l’altro, potremo prendere un caffè, ed io potrei rispondere alle domande, che so, che ti ronzano in testa. >> Buffy gli sorrise vivacemente, e lui non potè fare a meno di sorridere.

< Forse dovrei assegnarlo come compito. >> Riley guardò come gli occhi di lei si allargavano.

<< Puoi assegnare compiti? >> << Sì, potremmo chiamarlo Cacciatrice 101, introduzione alla cacciatrice. Caffè, presto. >> Riley si stava allontanando da lei, salutandola con la mano, e lei lo salutò in risposta.

Voltandosi trovò Spike, a pochi centimetri da sé; la stava guardando con disprezzo.

<< Non guardarmi in quel modo…non sai quanto è duro essere diplomatici? >> sospirò Buffy, verso di lui che continuava ad aggrottare le sopracciglia.

<< Mi sembrava di più, familiarizzare con il nemico, pet. >> Buffy lo ignorò e controllò l’orologio. Non erano ancora le 10 di sera, ma la banda, sicuramente, era preoccupata per loro. Spike la guardò attentamente, mentre lei controllava di nuovo l’orologio e poi lo guardava a sua volta.

<< Ora di tornare a casa? >> Lui restrinse gli occhi su di lei, che però si allontanò verso una cabina del telefono. Spike si fermò un momento e poi la seguì.

<< Stai buono. >> Buffy gli diede uno sguardo di avvertimento, e poi premette i pulsanti del telefono. Ascoltando nervosa, che qualcuno rispondesse, batteva impazientemente il piede a terra.

<< Giles, sono Buffy…No, stiamo bene, Spike si è ricordato qualcosa sulla base del commando…Si, lo verificheremo, volevo solo farle sapere che sto bene…No, non è insolito, pensavo solo che la banda si sarebbe preoccupata…No…Il magic shop era chiuso…ci torneremo domani…Okay…Ci vediamo presto…Ciao. >> Spike alzò un sopracciglio verso Buffy. Gli piaceva come questa ragazza potesse essere birichina e non poteva resistere a punzecchiarla. << Allora, stiamo andando al commando, o fai così ogni volta che vuoi andare fuori senza scorta? L’osservatore è un po’ severo con la povera piccola Buffy? >> << Se preferisci che ti riporti a casa, e ti incateni alla vasca da bagno…>> Buffy si avvicinò a lui e protese la testa, mentre sporgeva le labbra rosse e lucide verso di lui.

<< Posso pensare a posti migliori, dove essere incatenato…>> Spike piegò la testa da un lato e guardò intensamente le labbra di lei, che sorrideva.

<< Sei un maiale, Spike. >> lei lo spinse e si avviò allegramente verso il Bronze.

Spike scosse le spalle e la seguì, guardando il suo ancheggiare mentre camminava. Leccandosi le labbra sorrise. Lei aveva un sederino niente male, e faceva trapelare il potere con la sua piccola andatura impettita di ragazza. Guardandosi oltre la spalla, verso Spike, Buffy, si sentì praticamente i suoi occhi su tutto il corpo, la pelle che le bruciava ovunque si posassero.

Spingendo la porta del Bronze per aprirla, Buffy gli diede un po’ di soldi, e lui si diresse verso il bancone. La metà di lei si era aspettata che lui l’avesse fermata fuori, nella strada, ma sembrava che lui fosse affascinato di lei, come lei lo era altrettanto di lui. Avendo preso le bibite, Spike la trovò vicino al biliardo, come aveva promesso prima. Togliendosi la giacca, sospirava.

<< Quello che facciamo è tutto sbagliato, sweetheart. >> << No, non lo è. >> Buffy gli fece il broncio, ma lui le prese il triangolo dalle mani e vi raccolse le palle dentro. Mormorando qualcosa sottovoce, Buffy camminò oltre le stecche.

Sedendosi al tavolo, guardò Spike rompere, mentre lui allargava le narici e piazzava il colpo. Guardando alla sua sinistra, lei aggrottò le sopracciglia alla bottiglia vicino a lei, ed ai due piccoli bicchieri vicino ad essa.

<< Cos’è questo? >> Buffy alzò la bottiglia e Spike guardò verso di lei.

<< Tequila. >> lui le rispose, poi svitò il tappo della bottiglia, riempiendo i due bicchierini e dandogliene uno.

<< Non berrò questo. >> disse Buffy raggrinzendo il naso.

<< Dannazione se lo farai, ho pagato soldi buoni per questo. >> Mentre Spike le aggrottava le sopracciglia e le spingeva il bicchierino verso il volto, Buffy si rese conto che i soldi che gli aveva dato, non sarebbero serviti solo per qualche bicchiere, ma per l’intera bottiglia.

<< Non so come si fa. >> sospirò con rassegnazione, Buffy, sentendosi stupida ad ammettere, di non sapere come si beveva un bicchiere di Tequila.

Spike si sedette accanto a lei, allungandosi per recuperare il suo bicchiere, prese la saliera e due spicchi di limone.

<< E’ semplice, love. >> prendendo la sua mano, lui ghignò, mentre le leccava il dorso in corrispondenza del pollice. Buffy aggrottò le sopracciglia, ma la sensazione della sua lingua fresca, sulla sua carne calda, non era qualcosa di cui protestare.

Guardandolo intensamente, mentre lui le spruzzava il sale sulla mano, lo guardava affascinata, quando la lasciò andare, sorridendole vivacemente, che lei ebbe quasi voglia d’arrossire.

<< Lecchi il sale, bevi il bicchiere, succhia il limone. >> Spike accennò con la testa verso di lei, che si leccò le labbra, tornando in sé.

<< Okay. >> Prendendo un profondo respiro, Buffy, fece come le era stato insegnato. Il liquore le bruciò la gola, ma quando succhiò il limone, fu sostituito da una sensazione frizzante. Arricciando il naso, riuscì ad evitare di passare da sciocca.

Girandosi di nuovo trionfalmente, verso Spike, non potè fare a meno di ghignare alla sua iniziazione nel mondo dell’alcol forte. << Buono? >> << Amaro, pungente, niente male. >> << Il gusto migliore, su un altro corpo. >> borbottò Spike, prendendo la saliera.

<< Davvero? >> Prendendo la saliera dalla sua mano, Buffy, si sentì presa da un po’ di vertigini. Il suo cuore stava battendo contro la cassa toracica, mentre pensava a quello che stava per fare, con Spike, fra tutte le persone.

Succhiandosi il pollice, se lo fece correre lungo il collo, e Spike guardò affascinato come lei ripeteva il procedimento, finché non fosse abbastanza bagnato da permettere al sale di posarvisi, e poi lo scosse sopra. Lui non poteva sopportare il pensiero, di come era condito il suo collo, pronto per la cena.

<< Niente morsi. >> Buffy lo minacciò con un dito per avvertirlo e sorrise quando lui restrinse gli occhi nei suoi.

<< Non potrei in ogni modo, almeno non nel modo giusto. >> Lui si sentiva ridicolamente teso su questo, era solo sale, ed il suo collo, solo sale sul collo della cacciatrice, solo sale e sangue, ed il gusto della sua pelle, la sensazione delle sue vene che pompavano. Scosse la testa per schiarirla.

<< Allora, vieni Spike. >> Buffy, piegò la testa da un lato, in un invito e trattenne il respiro, attendendo il contatto.

Spike si piegò in avanti, ed inspirò profondamente, lei aveva un profumo meraviglioso, un mix di dolcezza e di aroma di cacciatrice. Poteva sentire il suo battito forte, che suonava un ritmo che riecheggiava in ogni parte del suo corpo. Chiudendo gli occhi, aprì lentamente la bocca e leccò via il sale dal suo collo, facendolo durare il più a lungo possibile. Sentì Buffy ansimare e lottò per trattenere il demone al sicuro, dentro di sé, mentre si allontanava e beveva trasognatamente il bicchiere, poi succhiò il limone con forza, mentre le fissava il collo.

<< Buono? >> Buffy alzò interrogativamente le sopracciglia, lo stomaco che frullava continuamente, ora che i suoi occhi erravano.

<< Dannatamente buono. >> Spike gettò le scorze di limone da una parte e guardò di nuovo verso la tavola del biliardo, Buffy prese il suggerimento e si alzò, le sue ginocchia erano come gelatina, quando andò a giocare il suo turno.

Piegando la testa da un lato, lui si chiese perché gli fosse permessa più libertà, dal suo fidanzamento magico con Buffy. Sapeva che certamente, Buffy, non avrebbe incrementato questo nuovo livello di libertà, lei presto lo avrebbe incatenato di nuovo. I suoi pensieri, volarono via, e si trovò a sorridere trasognatamente verso Buffy, quando immaginò di essere incatenato a lei.

<< Spike? >>

Guardandosi attorno, vide che Buffy gli era vicina, stava arricciando leggermente il naso, ed aveva una stecca in mano. Lei gliela sventolò davanti e lui comprese che era il suo turno.

<< Scusa, love. >> Alzandosi, si avviò verso la tavola e valutò la situazione. Mentre lui stava ponderando sulla sua schiavitù con Buffy, lei aveva mandato le palle in buca, come nessun altro aveva mai fatto.

Aggrottando le sopracciglia, mentre tirava un colpo, diede uno sguardo con la coda dell’occhio a Buffy, e la sorprese a fissarlo trasognata, con un bicchiere vuoto in mano. Quattro palle andarono velocemente in buca, in successione, ma la sua fortuna terminò, quando Buffy si alzò, avviandosi verso il tavolo e sporgendosi su di esso. Nel momento in cui lui stava per tirare il colpo, lei sorrise leggermente, e Spike, realizzò che poteva vedere il suo reggipetto, sotto la camicetta. La stecca colpì il velluto e la palla bianca, saltò fuori dal tavolo, solo per essere presa al volo dai riflessi veloci di Buffy.

Camminando verso di lui, lei aprì la mano. Piegando leggermente la testa e facendo il broncio. << Hai un guaio con le tue palle? >> Alzando un sopracciglio, lui mise la mano sulla palla che stava tenendo. Muovendosi lentamente per riprenderla, lasciò correre le dita sul suo polso, mentre avvolgeva la palla. Lei rabbrividì sotto il suo tocco.

Spike si sporse e sfiorò la guancia di lei con la propria, mentre le bisbigliava all’orecchio. << Vuoi aiutarmi con loro? >> Chiudendo gli occhi, Buffy avrebbe voluto mantenere il battito cardiaco lento, ma era troppo tardi. Quando la lingua di Spike, uscì fuori e leccò il lobo del suo orecchio, lei lasciò andare un basso lamento. Avendo avuto tutto l’incoraggiamento, di cui aveva bisogno, Spike, accompagnò Buffy verso il retro delle scale. Poi la baciò seguendo un tragitto dal suo orecchio alle sue labbra, senza fare una pausa.

Quando lui si tirò indietro, Buffy, cercò di non guardarlo delusa. Lei si aspettava che avrebbe buttato sullo scherzo, il fatto che lei fosse calda con lui, o che dicesse che non l’avrebbe mai voluta. Allontanando gli occhi dai suoi, lei si ritrovò la sua mano, che le forgiava la guancia, facendole alzare di nuovo il volto. Spike le stava aggrottando le sopracciglia.

<< C’è qualcosa che non va? >> lui, guardò la sua reazione.

<< No, pensavo che avresti detto qualcosa. >> << Niente da dire…molto da fare. >> piegandosi di nuovo, abbassò la testa e le catturò le labbra.

Buffy chiuse gli occhi a quell’impatto. La sua bocca, si sentiva così bene, contro quella di lui, in un modo morbido ma forte allo stesso tempo. I loro baci erano lenti e languidi, mentre diventavano più profondi ogni minuto che passava. Quando le sue mani le scivolarono sulla vita, il sospiro di Buffy uscì assieme al respiro; la pelle le pungeva sotto il suo tocco e sentiva la temperatura alzarsi, mentre i baci diventavano più persuasivi. Facendo correre le mani sul suo torace, lei le avvolse intorno al suo collo.

Spike fece scivolare la lingua nella sua bocca, mentre investiva dolcemente quella di lei, quando la incontrò; era calda e deliziosamente dolce. Lui aveva desiderato insistentemente la sensazione di quelle labbra sulle sue, fin dal momento in cui, ieri sera, l’incantesimo era stato rotto, ma la sua reazione alla situazione in cui si erano trovati, aveva fatto sì, che aveva nascosto come si sentiva. Come la notte scorsa era diventata questa mattina, e questa mattina in questa sera, lei aveva continuato a fissarlo e desiderarlo, sempre più frequentemente.

<< Mmm…>> Buffy avvolse le braccia un po’ più strette intorno al suo collo, tirandolo più vicino a sé, in modo che il suo corpo duro, fosse premuto contro il suo.

Leccando e mordicchiando il labbro inferiore, finché non fu gonfio dei suoi baci, Spike, la spinse forte contro il muro e contro di se.

Lei ansimò, quando comprese che il muro, non era l’unica cosa dura in quella situazione. Il cuore le batteva impazzito, ed un calore simile ad un fuoco selvaggio l’attraversava, Buffy lo spinse via, lontano da sé.

<< Io…>> balbettò, il corpo in ebollizione dal desiderio non placato per l’uomo di fronte a lei. << Non posso fare questo…>> Così dicendo, Buffy, si affrettò verso i bagni, inconsapevole, che Spike, stava seguendo i suoi passi.



Beh, fin qui che ne dite?


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Edited by Corinne - Tizy - 12/12/2005, 00:00
 
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